Mi chiamo Fulvio Fapanni sono nato a Palazzolo s/O Brescia il 15 – 09 – 1957 e scrivo poesie dal 1971.
Ho pubblicato un libro a mie spese nel 1999 dal titolo “Bagliori nell’ombra e Canti nella luce”.
Il mio titolo di Studio è la licenza media inferiore. Lavoro come operaio in una fabbrica di guarnizioni industriali dal 1990. dal 1980 al 1989 ho fatto il lattaio e prima ho lavorato qualche anno come carpentiere meccanico.
Nel 1983 ho scritto un opera teatrale reinterpretando il Pinocchio di Collodi in chiave esoterica dal titolo “NE UOMO NE BURATTINO. MIRACOLO D’AMORE” il lavoro dopo due anni di prove continue venne rappresentato pubblicamente nel 1985 a Palazzolo s/O dal gruppo teatrale IL MAZZO”. Il poema non è mai stato pubblicato, ma sto valutando di aggiungerlo al nuovo che sto scrivendo “EDON” che uscirà entro il 2017.
Altro poema scritto è il “DESERTO DI TAAR” breve romanzo in prosa e poesia sempre negli anni 80, ma mai pubblicato.(Nel 1982 creo il Gruppo Letterario Meteora che metterà nero su bianco ogni tre mesi la produzione di ciascun apprendista poeta del nascente gruppo. Proprio come una meteora, l'opuscolo dura lo spazio di un anno, lasciando un posto vuoto e una scia nostalgica fra gli amici e gli amici degli amici.
in seguito nell’arco di un solo anno realizzo il mio secondo film muto sugli angeli che trovate qui: che ha avuto un discreto successo con attualmente oltre 14.000 visualizzazioni.
Dopo alcuni anni, alcuni sopravvissuti del primo periodo e alcuni nuovi poeti e scrittori decidono di ricomporre il gruppo. Infatti nel Marzo 1991 si svolge il primo incontro del Gruppo Letterario Meteora e di seguito esce il primo numero del "Volantino di Poesia e Letteratura".
Questa pubblicazione vuole essere un'agenda costantemente aperta su cui gli aderenti al gruppo, annotano poesie, racconti, progetti e pensieri; è inoltre un costante omaggio al lettore, dono dell'intimità creativa tra il poeta - il narratore e gli amici.
Nel Dicembre 1991 il Gruppo Letterario entra a far parte del Centro Artistico e Culturale Palazzolese, affiancando la poesia alle arti figurative.
Negli anni successivi vengono avviati degli incontri pubblici e delle feste dedicate alle stagioni in cui si presentano testi poetici accompagnati da brani musicali.
Il Gruppo si trova settimanalmente nella Nuova Sede in Piazza Castello n° 4, all'interno delle mura del Castello di Palazzolo s/O, ai piedi della Torre del Popolo, ogni Venerdì alle ore 21,00 e da questi incontri sono nati dei progetti comuni come la "scrittura sincronica" che vede i partecipanti scrivere a tema nello stesso momento. Attualmente per carenza di fondi ci siamo proiettati su dei segnalibri di poesia ovvero una pagina A4 piegata in otto facciate e contenente le poesie dei componenti del Gruppo, stampata in 200 copie al computer, in uscita periodica due o tre volte l’anno, in questa serie saremo al 27mo numero nel dicembre 2015.
Con il Gruppo Letterario Meteora ho pubblicato numerose poesie sui rispettivi opuscoli e sui due libri collettivi “Meteora 1994” e “Meteora 2000 – I cinque elementi” )
Ho pubblicato in piccole tirature per il progetto Animus ed Anima qualche anno fa, un piccolo poemetto: “Erianna l’ultima redenzione” e la raccolta di poesie “Il demone dietro la porta”. Nel 2000 finisco il mio primo film “Sogno Lucido” della durata di un ora ma verrà poi montato e ultimato nel 2005 e presentato a Rovato BS in un centro sociale…
…ed ora su internet:
… Un passo indietro, ho composto e cantato una ventina di canzoni, di cui la più cara è questa che sentite nel video, scritta nel 1980 e tra le poche che oltre al testo mi appartiene anche la musica. Per vederla ed ascoltarla cliccare qui:
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Nel 2014 realizzo con l’amica Lara Beretta il mio primo romanzo a quattro mani: “IL GREGGE SULLA NEVE”, di circa 200 pagine e pubblicato dalla Casa editrice indipendente “Argolibro” ad Agropoli Salerno, invito a visitare la presentazione che abbiamo fatto e messo in rete, seguirà poi il secondo romanzo “Anniah” completato e stampato sempre presso la stessa Casa Editrice nel 2028. Attualmente la coppia di scrittori sta lavorando al terzo libro. Nel video che segue potrete ascoltare e vedere un sunto delle presentazioni che sono seguite alla pubblicazioni dei libri:
da Marzo del 2020 da una mia idea, nasce il progetto “Le cartoline della speranza” dove quotidianamente viene postata una cartolina con uno o più autori, poesie per rendere il periodo di isolamento causato dal Corona Virus più motivato e sopportabile. Ne nascono 60 cartoline postate per due mesi sul mio profilo. In realtà ancora prima del progetto avevo postato quotidianamente 12 personali cartoline ampliate poi a 15 prima che il progetto fosse promosso sia dal Gruppo Letterario Meteora che dall’Associazione IL CLUB di Palazzolo s/O, allego articolo apparso su un settimanale:Nel 2020 con la necessità di sperimentare nuove forme di poesia nasce il mio alter ego, Hiso è inventato mentre Zanar nasce utilizzando il cognome di mia bisnonna Zanardi Maria, che ebbe a suo tempo un influsso illuminante nella mia crescita artistica. “Hiso Zanar” nome con cui firmo un nuovo sistema di scrittura fatto di 7 sillabe per 7 righe:
La sete del silenzio
sole senza lacrime
acqua e terra spose
in un solo istante
la sete del silenzio
soffoca il rumore
ed ogni cosa torna
a farsi perdonareGuardare lontano
Ho intinto le mani
nelle limpide acque
di un’antica sorgente.
Sollevando lo sguardo
per guardare lontano
ho visto gli alberi
giocare con il vento.Segue un progetto sperimentale dove la poesia madre viene scritta, e poi utilizzando alcune frasi della stessa si crea una poesia figlia che si sviluppa in una poesia completa e pronta a figliare di nuovo altre poesie, associando l’idea di vedere anche nella letteratura un qualcosa che possa essere vitale e generante, questo progetto per ora è in studio ed esiste una sola poesia con qualche figliazione, ne seguiranno altre.
Nella cartolina notate la poesia Madre che ha appena figliato tre poesie che per diventare poesia Madri a loro volta devono terminare il testo e quindi predisporsi ad essere ulteriormente utilizzate, proprio come dei figli per raggiugere l’età adulta devono svilupparsi nel testo che hanno appreso come una sorta di dna dalla madre.***********
NEL MIO GIARDINO
Nel mio giardino
crescono fiori senza nome
e qualcuno a volte li calpesta
incerto nel passo,
quale timido viandante
che ancora non sa dove andare.Gli alberi del mio giardino
sono diversi da quelli che crescono là fuori,
hanno foglie rosse e fiori azzurri
ed emanano suoni e carezze di vento verso sera.Nel mio giardino esiste un fiore
che non posso condividere
anche se esce dalla luce dei miei occhi
e narra leggende che hanno il sapore del vero,
narrate da una scrittura non leggibile
da chi frequenta le zone basse del proprio “Io”.Dentro le siepi del mio giardino
esiste un tesoro avvolto dalla nebbia,
un giorno lo donerò a chiunque passi
con gli occhi aperti e il cuore addestrato.(Fulvio Fapanni – 22 Febbraio 2019)
IN MY GARDEN
Trad. di Sonia MalcisiIn my garden
unknown flowers grow
someone stamps on them sometimes,
uncertain pace
shy the wanderer
who doesn’t know where to go.The trees of my garden
are different from those which grow far outside
leaves are red, flowers light-blue
radiate sounds and caresses of wind in the evening.In my garden there is a flower
I cannot share
even if it shines from my eyes
and tells about legend whose flavor is truth,
told in a hard code
by those who dig into the chasms of their “Self”.Inside the bushes of my garden
there’s a treasure wrapped in the fog,
I’ll give it one day to passers
-by wide- eyes and a disciplined heart.
FULVIO FAPANNI - E HISO ZANAR (Palazzolo, Brescia)
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