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GIUSEPPE PIZZUTI (Santo Stefano di Rogliano, Cosenza)

Autori Italiani
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BIOGRAFIA: Giuseppe Pizzuti nasce a Spezzano della Sila, caratteristico paese montano in provincia di Cosenza. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato in Lettere Classiche presso l'Università della Calabria col massimo dei voti. Vincitore di concorsi a cattedre, ben presto si è inserito nell'ambito scolastico, insegnando nei Licei Statali, dove ha esercitato la professione di docente per 38 anni. Ha sempre amato e avuto una passione per lo sport e la letteratura. Da giovanissimo, sin dagli anni del liceo, si cimenta nella scrittura, collaborando con il periodico "Dita Jote" (Santa Sofia d'Epiro, in provincia di Cosenza). In seguito collabora con due periodici al servizio delle Comunità italiane residenti nel Regno Unito "La Voce degli Italiani" e nel Belgio "Il Lavoro". Attualmente collabora per i giornali online "La Voce del Savuto" (periodico locale) e "La VOCE agli italiani" (periodico nazionale). Da alcuni anni collabora con il Gruppo letterario "Apri il cuore alla poesia", dove ricopre la carica di giurato nei concorsi letterari promossi dal medesimo gruppo ed è socio dell'Associazione culturale "Atlantide-Centro studi nazionale per le arti e la letteratura". Partecipa come giurato anche ad altri Concorsi letterati nazionali, come quello istituito, l'anno scorso, dalla ANPCI-Associazione Nazionale Piccoli Comuni d'Italia

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"La saggezza dei vecchi proverbi"

 

I proverbi sono l'espressione di una saggezza popolare dalle radici antiche.

Ma cos'è un proverbio? E a che cosa si deve la sua fortuna millenaria?

La risposta è che essi ci parlano del nostro passato più e meglio di qualsiasi enciclopedia e di qualsiasi libro di storia. La loro fortuna risiede nel loro essere "glocal", cioè globali e locali al tempo stesso. Spesso sono usati nella lingua dialettale di una comunità, ma non hanno limiti di tempo e di spazio. Ad esempio il proverbio "Quel che è fatto è fatto", lo troviamo in francese ("Ce qui est fait est fait") e in inglese ("What'sdoneisdone").

I proverbi sono il risultato di una saggezza antica, tradizionale, popolare, ma alcuni modi di dire si possono trovare anche in testi letterari e filosofici; ad esempio la massima "La virtù sta nel mezzo" (citazione latina "In medio statvirtus"), che deriva da alcune frasi di un'opera del filosofo greco Aristotele ed esprime l'ideale greco della misura, della moderazione, dell'equilibrio. Possiamo, quindi, affermare che esistono due tradizioni legate alla nascita e all'uso dei proverbi: la prima è quella contadina, collegata alle stagioni o a fenomeni atmosferici (è il caso di "Rosso di sera, bel tempo si spera"); la seconda, invece, con un carattere più strettamente morale e di insegnamento, trae origine dai classici (ad esempio le locuzioni latine "Meliusabundarequamdeficere=Meglio abbondare che scarseggiare" e "Risusabundat in ore stultorum=Il riso abbonda nella bocca degli sciocchi").

Oggi la creazione dei proverbi si è interrotta, perché l'esprimersi per proverbi non è più una caratteristica della nostra società. Alcuni proverbi continuano ad essere citati per il proprio valore universale, non per un adeguamento ai tempi.