Mariangela Bognolo, classe 1982, è un critico e storico dell’arte.
Nata a Milano, vivo in Calabria da molti anni. Praticante giornalista (La voce del Savuto - La voce agli Italiani). Delegata comunicazione Riviera dei Cedri Unpli Cs - Cif Cs.
Mi chiamo Patrizia Valerio, sono nata a Popoli un paesino della provincia di Pescara. Scrivo poesie quotidianamente e quando sento il bisogno di esternare le mie emozioni. Ho realizzato tre raccolte: 'Dentro il mio sogno' nel 2015, 'Anima mundi'-L'energia della natura nel 2016 , 'Recensioni Dell'Anima' nel 2018, pubblicazione per Primo Premio al 'Concorso città di Anzio'.
Vive e lavora a Genova dal 1977.
Esercita tutt’oggi la professione di progettista di sistemi di controllo per impianti industriali.
Ha visitato molta parte del mondo e parla correntemente l’inglese ed il portoghese.
Marcello La Neve da Windlesham (GB), è un Artista, di cui si è interessata la critica nazionale, specialmente negli ultimi anni. pittore ricercatissimo ed applaudito dal mondo dello spettacolo, ha all'attivo migliaia di opere, distribuite in gallerie importantissime dell'Unione Europea.
Tiziana Spanu è un’insegnante con la passione e il talento per la scrittura e la poesia.
Ho 53 anni, sono un ingegnere elettronico. Ho lavorato, per vent'anni circa, per conto di alcune multinazionali, poi sono tornato a casa per godermi figli e famiglia. Ho rilevato un'attività commerciale in centro a Teramo e ho iniziato la seconda parte della mia vita.
È laureato in medicina, specializzazione Chirurgia. Ha esercitato la professione di chirurgo dal 1976 al 2011 presso l’ospedale di Milazzo.
Ha insegnato nella scuola infermieri dell’ospedale di Milazzo.
Roberto Mendicino nasce a Cosenza e attualmente vive a Cerisano. Frequenta il Liceo Artistico “U. Boccioni” di Cosenza, quindi si laurea in Lettere Moderne presso l’Unical (Cs). Attualmente è docente di italiano presso il Centro Istruzione Adulti di San Giovanni in Fiore.
Mi chiamo Giovanna Spitaleri, sono nata a Catania, sposata da quasi 40 anni. Sono stata adottata da un paesino ai piedi del Monte Rosa, dove vivo tutt'oggi con la mia famiglia.
Ho due figlie, Elisa e Rossella, che mi hanno reso felice donandomi tre nipoti: Nicolò, Beatrice e Christian; inoltre ho due generi fantastici.
Mi dedico con amore alla mia famiglia, lavoro quotidianamente e, negli istanti di relax, scrivo poesie che mi aiutano a superare anche momenti difficili.
Ho vinto tantissimi premi, con targhe, trofei, diplomi, ect..
Ogni talvolta che partecipo alle premiazioni e declamo una poesia, la dedico a mio padre, che è mancato all'età di 63 anni, io ne avevo 26. Tutt'oggi lo sento sempre con me, e non rinuncio mai a scrivere, poiché ogni volta che lo faccio, immagino il suo sorriso.
Ho già publicato due libri di poesia, presenti nella biblioteca comunale di Varallo Sesia, "Il mio tempo" e "Il sole dentro me".
Quest'ultimo non è un titolo a caso, infatti, ogni qualvolta che scrivo, mi sento i raggi del sole dentro, che scaldano l'animo e il cuore, mentre la mente partorisce pensieri, che concretizzano un bagaglio di poesie.
Sono una Maestra d'Arte in Arte Applicata e in Architettura e Arredamento, subito dopo il diploma ho lavorato per alcuni studi di architettura come disegnatrice, realizzando progettando arredamenti anche per conto proprio e restauri di edifici d’epoca. Neo diplomata entro a far parte di un centro culturale artistico conoscendo alcuni artisti, ed approfondisco la tecnica della serigrafia e litografia, acquisendo esperienza.
Criseo Rocco, poeta dialettale, scrittore e cantastorie!
Appassionato di teatro, in gioventù recita in varie compagnie teatrali e in seguito, avvicinatosi alla musica popolare e grecanica, diviene paroliere e cantante in vari Gruppi Folkloristici.
Stefano Dentice, giornalista musicale, sportivo e press agent freelance, si dedica prettamente al jazz, a generi musicali affini e al calcio. Ha collaborato, in qualità di critico musicale, con riviste specializzate come "Suono" e riviste online quali "Extra Music Magazine" e "Arte e Luoghi". Per queste testate giornalistiche ha prodotto recensioni, interviste e articoli. Sempre in veste di critico musicale, collabora occasionalmente con i web magazine "Sound Contest – Musica e altri linguaggi", "Roma In Jazz", "Italia in Jazz", "SpettacolArt", "Note in Vista", "ManduriaOggi" e "Il Giornale Off" (inserto culturale online del quotidiano "Il Giornale"), per i quali scrive recensioni, interviste, articoli e live report. In modo continuativo, invece, collabora con "Strumenti & Musica Magazine", giornale online per il quale si occupa di jazz, scrivendo recensioni e interviste.
Sono un’insegnante di Scuola Primaria di Palermo. Faccio parte dell'Associazione Ateneo di Danze dell'Ottocento; la passione per la Danza Storica mi ha permesso di conquistare il 1°posto ai Campionati Interregionali svoltisi a Palermo nel 05/2019.
La vena poetica mi ha portato a comporre pensieri che hanno emozionato chi li leggeva, tanto da convincermi a pubblicarli; la mia prima silloge si intitola “L’Animo ti parla”.
Manuela Fragale ha conseguito la Laurea in Scienze Economiche e Sociali a indirizzo economico presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi della Calabria. Successivamente ha perfezionato la propria formazione con specializzazioni post lauream in Giornalismo economico e Comunicazione istituzionale e d’impresa.
Loretta Stefoni nasce a Civitanova Marche (MC) e ivi risiede da sempre.
La Dott.ssa Annamaria Pajno ha vissuto e vive attualmente a Lipari.
Originario di Città di Castello (PG), dal 2020 vive a Ischia di Castro (VT).
GIOVANNINI LUCIANO Nato nel 1961 a Roma, si laurea in Lingue e Letterature Straniere all’ Università “La Sapienza” di Roma. In possesso di diversi Corsi di Perfezionamento specialistici, insegna Inglese presso l’I.I.S. Eliano-Luzzatti di Palestrina (Roma). Appassionato di poesia sin da giovanissimo, riscopre questo amore nel marzo 2020, dopo circa quaranta anni. Comincia a partecipare ai più importanti premi letterari nazionali ed internazionali ottenendo risultati di assoluto rilievo tra i quali numerosissimi primi posti e piazzamenti sul podio, menzioni d’onore, premi speciali della giuria. Si dedica anche alla scrittura di aforismi ed ha ottenuto la vittoria nella sezione dedicata al premio nazionale di filosofia nel 2021. Le sue opere sono presenti in moltissime antologie e riviste letterarie. Ama Shakespeare, D’Annunzio, Montale, Saba, Ungaretti, Alda Merini. A Giugno 2021 ha pubblicato con la casa editrice Daimon la sua prima silloge:” La morna del gabbiano ferito e altri canti”.
Francesco Rossi (Igor Issorf), nato a Pietravairano (Ce) il 19 luglio del 1953, è Medico-Chirurgo e Immunologo. Lavora presso il Laboratorio Analisi dell’Ospedale A. Cardarelli di Napoli. In precedenza ha svolto attività di Medico di famiglia ed è altresì Antropologo Trasformazionale.
Perito ed Esperto d'arte. Storico e critico d'arte. Curatrice di mostre ed eventi culturali.
Sergio Melchiorre (poeta, sceneggiatore, giornalista, scrittore di racconti brevi e paroliere), ha scritto cinque sceneggiature cinematografiche. Ha pubblicato «Uno di noi», «Rosso purpureo» e «Occhi autunnali».
Merelinda Staita è nata a Catania il 27/04/1980. Consegue la maturità classica e si iscrive alla Facoltà di Lettere, indirizzo Moderno, presso l’Università degli Studi di Catania. Insegna, dall’anno scolastico 2012/2013, presso gli Istituti Scolastici Secondari di secondo grado. Scrive poesie dal 2010 e sono state pubblicate all’interno di collane antologiche. Collabora con diverse riviste, magazine e case editrici nazionali.
Donato LEO si è avvicinato alla poesia nella tarda età. Ha scoperto un mondo d’amore, senza mai allontanarsi. La sua prima pubblicazione di un volume di poesie, “Ricordi di Gioventù in ….versi”, risale al mese di marzo 2010. Sono susseguite altri undici volumi, il dodicesimo dal titolo “La Voce della Poesia”, edito nel 2021. Ha partecipato a numerosi concorsi letterari ottenendo risultati lusinghieri. Nel 2020 e 2021 è stato nominato Alfiere dell’Ar5te e della Poesia, dall’Accademia dei Bronzi di Catanzaro. Nel corso degli anni si è affacciato anche alla poesia stile giapponese, i famosi Haiku, componendone oltre un migliaio. Più volte ha fatto parte di giurie per la stessa sezione Haiku.
La poesia è ritenuta un’arte povera, ma comporre e leggere liriche dona sensazioni e benessere, spesso sussultano i cuori, provocando anche lacrime di gioia.
Manuela de Pregi, goriziana di nascita ma milanese d’adozione, dopo studi linguistici e una vita lavorativa nel marketing e nelle vendite si è dedicata alla pittura, sua grande passione da sempre, frequentando diversi corsi di specializzazione e passando dal figurativo all'astratto, sempre alla ricerca di nuove tecniche e temi espressivi, che corrispondono al suo percorso di vita e sono ispirati dai suoi viaggi, dalla fotografia di cui si fa interprete e dalle numerose relazioni tessute sotto la spinta creativa.
La prima significativa mostra personale è stata nel 2016 a Milano e a questa ne sono seguite altre in varie città italiane ed europee oltre a diverse iniziative creative documentate sul suo sito alla voce ‘about’.
Ha anche partecipato alla Biennale RomArt ed. 2017 , alla Biennale internazionale donna di Trieste ed. 2019 e ha esposto a Palazzo Zenobio a Venezia durante la Biennale 2019.
Figlia d’arte (figlia di Filippo Calipari, chitarrista del noto gruppo beat lametino degli anni 60 “ I BRUZI”), ha una grande passione per la musica, in particolare per il Jazz e il Blues, ma non disdegna repertori di altri generi musicali quali bossa nova, pop internazionale.

Marilena Marulli, nata a Pescara nel 1980, vive a Lucca.
Fin da piccolissima si scopre appassionata di musica e poesia, pertanto inizia gli studi di pianoforte all'età di 6 anni che porterà a termine nel 1998.
Si dedica alla sua carriera di musicista e insegnante di pianoforte in varie scuole private.
Nel 2020, durante il primo periodo di pandemia decide di tirare fuori un vecchio sogno dal cassetto e inizia un corso online di arpa celtica, che porterà a termine nel novembre 2021 con conseguente esame di specializzazione.
A breve sarà pubblicata la sua prima raccolta di pensieri e poesie.
Maria Santarsiero, pittrice paesaggista che ama la natura, la luce e i colori.
Sono proprio i toni forti e vivaci che colpiscono dritto il cuore (di) chi osserva i suoi paesaggi.
L’arte per lei non è ciò che vedi, ma ciò che fai vedere…
Una passione lunga una vita, quella della pittura, lasciata però sempre nel silenzio della mura di casa sua, fino a quando tutto è esploso, proprio come esplodono i suoi colori sulla tela.
Da circa un anno, infatti, numerosi sono stati gli eventi a cui ha partecipato, ricevendo, oltre la stima di molta gente, diversi riconoscimenti, tra cui la premiazione di una sua opera dedicata al Pollino e la pubblicazione del dipinto su un giornale siciliano.
Neanche la notte la ferma, i suoi pennelli danzano senza sosta illuminando il buio, e la spinge a scoprire nuovi orizzonti, come ad esempio i ritratti assai apprezzati dal pubblico giovanile.
Il suo “motto”:
“Ama l’arte, fra tutte le menzogne è ancora quella che mente meno”.
Nato a Caltanissetta nel 1966, alla fine degli anni 60 si trasferisce con la sua famiglia a Ronco Scrivia (Genova). Dal 1978 al 1981 è allievo del Maestro Paolo Fabiano. Nel 1986 rivoluziona il suo modo di dipingere e nel 1987 realizza la sua prima mostra personale. Nel 2014 la svolta: lascia il lavoro per dedicarsi solo ed esclusivamente all’Arte. Nel 2015 torna con la personale "Il Dono della Vita, una fusione creativa di più arti dove ottiene un grandissimo successo di pubblico. Da qui inizia una collaborazione con diverse Gallerie e case editrici dove riceve numerosi riconoscimenti e premi. Viene pubblicato nel catalogo “MAESTRI ITALIANI” a cura di Vittorio Sgarbi edito EA Editore . Partecipa ad “Arte a Palazzo in mostra con i Grandi Maestri", due Collettive Internazionali presso la Galleria Farini di Bologna con ospite d'onore Vittorio Sgarbi. Pubblicato sul prestigioso Catalogo Dell’Arte Moderna n°53, 54, 55 Editoriale Giorgio Mondadori e in altri Cataloghi d'Arte.
Il silenzio
Dedicato a chi ha il coraggio e la forza di combattere ogni giorno senza mai arrendersi... "Il silenzio" olio su tela 70 x 100 Pittore Roberto Miraglia "...Nasce come un piccolo batuffolo lanuginoso, timido e scosso dinanzi alla forza del vento. Non è un fiore comune, un suo stelo è incompleto, ma non si lascia impaurire, ha voglia di farsi trasportare da questo vento e di danzare con lui. All’inizio i suoi colori sono acerbi, ma crescendo, pian piano perde la lanugine ed i colori incominciano a cambiare. La gioia di vivere e la spensieratezza dell’età lo fanno stagliare verso il cielo. Ma nel pieno di questa sua bellezza, improvvisamente, accade qualcosa che lo abbatte, che incupisce i suoi colori, che cerca di spezzarlo; anche il vento sembra essere suo nemico. Con tanta tenacia, fatica e voglia di vivere riesce a risollevarsi. Cresce, si rafforza, i suoi colori riprendono a maturare e torna a splendere più bello di prima, riprende la sua danza con il vento incominciando a realizzare così i suoi sogni. Ha domato il vento, con la sua forza, la sua tenacia, e mentre è vicino a toccare l’azzurro del cielo, proprio quel vento ormai che pareva amico, si rivela nuovamente il suo peggior nemico oscurando con nubi nere, quel cielo cosi limpido. Ed il vento non si limita solo a questo, ma lo abbatte ancora una volta, senza pietà. Il fiore lotta, lotta senza sosta, i suoi colori smettono di brillare, si piega quasi a spezzarsi. Non c’è più traccia di quel sogno, di quel cielo azzurro, tutto si è chiuso sopra di lui soffocandolo. Ma neanche questa volta il vento riesce a spezzarlo. Le sue radici sono forti e piantate nella solida roccia. Con i suoi fiori riesce a tessere una corazza a difesa dal vento gelido che col suo soffiare non lo lascia un minuto. E’ in questo, piegarsi ed ergersi che i suoi colori mutano, diventano sempre più maturi, e il fluttuare nel vento è tutta una dura lotta. Finché un giorno, grazie alla sua tenacia e alla sua volontà, riesce a sfruttare la forza di questo vento e pian piano, i suoi colori tornano nuovamente a splendere. Uno spiraglio di cielo azzurro si riapre, il desiderio è di nuovo quello di danzare con il vento e il piacere di farsi nuovamente cullare, senza dover lottare con esso, lo spingono a sciogliere quella corazza che aveva eretto a sua difesa come un muro, un muro contro tutto e tutti. La sua linfa è fatta d’amore ed ora splende, sotto quel raggio di luce che squarcia le nubi, e quel muro fatto di ostacoli, di difficoltà, ormai non è più una barriera così angosciante che si oppone ed ostacola la sua vita. E’ adesso che i suoi colori sono veramente maturi, ed è proprio in questo momento che ha la forza e gli strumenti per spazzare via le nubi e godere finalmente, di quel cielo azzurro che solo fino ad oggi credeva di avere visto. ( Tratto da Il dono della Vita di Roberto Miraglia) L'INTERA OPERA E' REGISTRATA
La Scala
(La Scala “ 1997 Olio su tela 100 x 80 Pittore Roberto Miraglia "...Questo quadro è dedicato ai bambini, ai ragazzi e anche a tutti coloro, che hanno la determinazione e l’intelligenza, di usare la tecnologia e non di farsi usare da lei. Create, con la vostra intelligenza, mettetevi in gioco, siate vivi e non atrofizzati a vivere una vita virtuale, come dei pinocchietti o dei pagliaccetti, marionette in mano a un business che non vi fa andare avanti, non vi fa crescere, ma vi lascia seduti sulle vostre illusioni virtuali, mentre il mondo fuori è da vivere. Parlate con i vostri amici, usando la voce non solo i tasti di un cellulare, guardateli in viso e non solo attraverso uno schermo o sentendoli dietro un microfono. La vita è una scala di pietra dura e faticosa da percorre... Ma questa scala è strana, se la si guarda bene, sembra che salga o forse no? Sembra che scenda. A seconda di come ci poniamo sembra che salga o che scenda. Sulla scala della vita ci siamo tutti, c’è chi crede di salirla invece, la sta scendendo, al contrario c’è chi crede di scendere e invece sta salendo. Non sta a me dire quale sia il verso giusto di questa scala, penso solo, che, coloro che hanno voglia di mettersi in gioco, di capire, conoscere, scoprire, costruire con i propri mezzi e senza lasciarsi influenzare più di tanto da questo mondo di consumismo, con la consapevolezza dei propri errori, possano dare un senso alla propria esistenza..."( Tratto da Il Dono della Vita di roberto Miraglia)
"La Fune"
Pittore Roberto Miraglia “ La Fune” Olio su tela - 100 x 80 "...Una sera di maggio del 1995, mi trovavo in Toscana, in una trattoria e sedevo al tavolo da solo e, tra una portata e l’altra, ero assorto a osservare le persone che nella sala, sedute ai tavoli cenavano e conversavano tra loro. Non mi interessava quello che si dicevano, ma ero attratto dalle espressioni che i loro volti assumevano nei discorsi in cui erano impegnati. Saper osservare il mondo che ci circonda, e coglierne i suoi elementi, è il colore principale della tavolozza di un pittore. La mente si libera e si apre talmente che si arriva al punto che, dalle espressioni dei volti, degli occhi o dalla gestualità delle mani e del corpo, si riescono a comprendere verità e tratti di personalità che le parole, a volte, sembrano voler nascondere. Quante volte, mentre parliamo, diciamo qualcosa che in realtà, dentro di noi, è tutto il contrario. Nella sala osservavo: c’era chi rideva, chi era serio, chi parlava gesticolando o a bocca piena, chi assumeva un’espressione sognante o disperata. Guardando le persone conversare, mi accorgevo di quanto si parla, ma di quanto poco si ascolta. Interessanti erano soprattutto le espressioni di chi aveva lo sguardo nel vuoto, mentre l’altro raccontava; di chi annuiva con la testa, ma in realtà pensava, a sua volta, a cosa raccontare... .. La modella qui raffigurata, rappresenta l’umanità intera: donne e uomini a sua volta genitori, figli, coniugi, compagni o semplicemente amici e le relative relazioni tra loro. Quant’è difficile, a volte, comunicare, quanti strappi nei rapporti tra esseri umani e il più delle volte nascono da vere e proprie futilità. Lo strappo nella foto evidenzia, appunto, la brutalità, la freddezza che esso porta, e lo sfondo grigio ne è la conseguenza. Rotture che innescano vere e proprie spirali senza fine; dove risentimenti, rabbia, incomprensioni, fraintendimenti, generano conflitti e separazioni. Persone che si amavano, si ritrovano in stanche convivenze, in un gioco altalenante, fatto di torti, ripicche di ogni genere; e il tutto per cercar vendetta, per punire a vicenda, annientando così qualsiasi timido segno di riappacificazione, perché sempre pronti nel giudicare, criticare, e restii nel perdonare. In questo tiro alla fune, dove alla fine non ci saranno né vinti né vincitori ma, bensì, lo “sfilacciamento” di una parte della propria vita, quanto sarebbe utile impegnare il proprio tempo a capirsi, a cercare di venirsi incontro, di confessare la propria difficoltà nel vivere, o di dirsi semplicemente di aver bisogno di aiuto, o di aver bisogno dell’altro. Non sempre chi si trova al capo opposto della corda è un nostro nemico, il più delle volte, il vero nemico, sta dentro di noi, si annida nell’orgoglio che ci impedisce di vedere con obbiettività il nocciolo del contendere ." ( tratto da "Il Dono della Vita" di Roberto Miraglia)
"Gesù"
“Gesù “ 2015 Olio su tela - 95 x 40 Pittore Roberto Miraglia CHI HA ORECCHIE PER INTENDERE,INTENDA "...Un tempio, una Croce, una strada, un Uomo e la sua Parola. Parole semplici, che racchiudono il meraviglioso dono di vivere la vita. Parole come: “… non fate agli altri quello che non vorreste che gli altri facessero a voi”, “… non giudicate e non sarete giudicati”, “… amate il prossimo come voi stessi” Parole per le quali quest’Uomo è stato crocifisso. Come si può uccidere chi Ci ama? Eppure, l’essere umano è così! Ha il potere di complicare e strumentalizzare anche le cose più semplici. Lui disse: “…guai a voi maestri del nulla, che filtrate un’inerzia e inghiottite un cammello. Guide ceche, vi prostrate davanti alle minuzie del diritto e calpestate il cuore della legge, GIUSTIZIA’, MISERICORDIA, FEDELTA’…” Parole da Lui dette nel Tempio, la casa del Signore. Il Tempio è il Suo Corpo, la Sua distruzione, morte in Croce e la Resurrezione dopo tre giorni. Ma la Croce non è un punto di arrivo, ma di partenza. Va vissuta, portata e condivisa. E le colonne del Tempio sono i pilastri della nostra fede che sta dentro di noi, c’è chi le ha salde ed erette al cielo, e chi le ha in parte, e chi solo dei frammenti e poco stabili a volte. Ma la strada è stata tracciata sin dai tempi dei tempi… sta a noi percorrerla o ignorarla. Potrei scrivere tanto su questo quadro, ma preferisco lasciare tutti voi riflettere su ciò che ho dipinto. (Tratto da "Il Dono della Vita" di Roberto Miraglia)
"Il Correre del Tempo"
"IL CORRERE DEL TEMPO" Pittore Roberto Miraglia 70x100 olio su tela " L’orologio appeso, immobile, ma che scandisce il tempo, ogni secondo della nostra vita, in modo crudele, subdolo, senza pietà, inarrestabile. Il tempo è il tappeto della vita che scorre sotto i nostri piedi, senza mai fermarsi. Da bambini si nasconde, quasi non esiste, anche se ci fa crescere a vista d’occhio, ma noi non lo percepiamo. Le giornate sono lunghe, i mesi anni, gli anni una vita. S’impara a conoscerlo con le responsabilità, con i doveri, con lo studio, con la scuola. Si ci chiede perché a una certa ora bisogna smettere di giocare, per mangiare o per dormire, invece di fermarsi quando si ha fame o sonno a prescindere dalle regole dettate dall’orologio. La saggezza dell’innocenza è straordinaria..... .... La figura, in primo piano, siamo noi, immersi nel nostro tempo; la testa con il cappuccio bianco, rappresenta il futuro, i sogni, lo sguardo in avanti; il foulard rosso, rappresenta il passato, la mantella gialla è il presente. Questa figura si dirige verso un punto ben preciso, una linea di confine immaginaria, raffigurata dalla linea bianca verticale. Nessuno si può esimere d’incontrarla e di oltrepassarla, nessuno!.... ....Chi di voi non ha mai viaggiato? Penso nessuno, ma tutti! Chi in auto, chi in treno, per citarne due, ebbene, vi siete soffermati sicuramente a guardare dal finestrino, e avrete notato che più il mezzo è veloce e più, le immagini che si presentano, si scompongono, perdono la propria nitidezza, come lo sfondo di questo quadro, le immagini corrono. Al contrario, più il viaggio è lento, e più vedrete il paesaggio, i contorni delle case, degli alberi, delle persone. Ecco, la nostra vita non è da meno. Vivere la vita di corsa, porta a perdere tantissimo del viaggio che è la nostra esistenza.... ... Vivere della semplicità di noi stessi è il modo più sereno di interpretare e godere della nostra vita. Ogni tanto fermiamoci a guardare la piastrella sotto i nostri piedi, il nostro presente, e ci accorgeremo delle persone e delle cose belle che ci sono intorno a noi. Cerchiamo di pensare un po’ meno al futuro, di amare più noi stessi e chi è intorno a noi perché, intanto, il futuro, che lo vogliamo o no, viene da se. .." ( Tratto da Il Dono della Vita di Roberto Miraglia)
"La Purezza"
“ La Purezza “ 1994 Olio su tela - 70 X 100 Pittore Roberto Miraglia "...E qui, all’improvviso, la scrivania si è trasformata in una tela: la scacchiera il nostro mondo; le pedine, le diverse classi sociali; chi è nel "gioco" della società, chi è fuori dal gioco...gli emarginati. Il tutto manovrato dall’alta finanza, dal DENARO, da quel potere forte che ha sempre deciso, gestito, imposto le sorti dell’intero pianeta; non immune dall’ essere anch’esso manovrato da un potere senza anima, capace però, di tenere sotto scacco il mondo intero. Il potere di questo denaro è rappresentato dalla collana d’oro che si vede al collo del manichino. Mi sono sempre chiesto perché l’essere umano è cosi incline a dare valore a cose che non hanno un cuore, che non hanno vita propria e che hanno generato storie di guerra e sfruttamento, di sofferenza e distruzione. Mi pervade un senso di rabbia pensando che tutti potremmo essere felici, godere delle tante cose belle che questo mondo ha da offrirci, invece, soltanto pochi, posseggo la ricchezza che basterebbe a sfamare intere Nazioni..." (Tratto da Il Dono della Vita di Roberto Miraglia)