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TERESA COLACINO (Milano)

Autori Italiani
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Teresa Colacino nasce a Motta Santa Lucia, un paesino collinare in provincia di Catanzaro. All’età di 20 anni si trasferisce a Milano, città che le permetterà di costruirsi la sua futura famiglia. Ed è proprio nel capoluogo lombardo che inizia il suo lavoro di insegnante, che svolgerà per circa 30 anni. Attualmente è in pensione ma coltiva la passione della sua vita: scrivere poesie. Da alcuni anni collabora con il gruppo letterario “Apri il cuore alla poesia”,, dove ricopre la carica di Presidente di giuria nei concorsi letterari promossi dal medesimo gruppo, ed è socia della neo associazione culturale “Atlantide – Centro studi nazionale per le arti e la letteratura“.
Tema dei suoi scritti è l’amore che alterna alla nostalgia per la sua terra natia o ad esperienze di vita personale, sovente arricchite e colorate dalla fantasia. Oltre alla scrittura, pratica l'hobby per il ballo, in particolare il tango.
La sua vita è una lunga ricerca per ogni forma d’arte, interesse che le arricchisce la quotidianità.

 

 

 

VI PORTO NEL CUORE

Era il saluto per un membro
della Società, una tromba
suonava il Silenzio,
avvertiva che un socio ci
lasciava ed io ero triste,
una lacrima amica scendeva
sul viso.
Ricordo di ognuno la sua
storia .
In Autunno, il giorno dei morti
mi reco al cimitero e rivolgo
un saluto a questa schiera
d’Angeli in cielo, perché chi
resta solo, non è un emarginato,
anch’egli ha bisogno
d’esser ricordato.
Il Silenzio, non mi è indifferente,
tra i soci ci sono
amici e parenti.
Vi porto nel cuore
e di ognuno di voi
ricordo la storia.

 

***********

ALLA RICERCA DELL’AMORE VERO

Uccelletto che vieni dal bosco, che salti
di ramo in ramo, mi porti la bella notizia
che hai incontrato il mio amore.
Lo hai riconosciuto dai modi gentili,
è un galantuomo.
Un saluto lo dà a tutti, usa buone maniere.
La sua voce ha toni leggeri, non mette paura.
Uccelletto che vieni dal mare, che voghi,
che voghi, mi porti la bella notizia
che hai incontrato il mio amore,
lo hai riconosciuto dai muscoli forti,
rema da mattino a sera
e quando a casa ritorna
è forte e robusto come un eroe.
Uccelletto che vieni dai monti
che cavalchi robusti cavalli,
mi porti la bella notizia
che hai incontrato il mio amore.
Lo hai riconosciuto dal bel portamento,
è un cavaliere, cavalca per monti e valli
per venire da me.
Son belli, son bravi, son buoni,
ma a me ne basta uno, se incontrerai un uomo:
gentile, forte, di bell’aspetto , che sappia amare,
allora è quello che fa per me.

 

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DONI PREZIOSI

Nei cassetti dei miei
doni preferiti, ritrovo
la collana del battesimo:
“La Madonna col bambino
che mi regalò la mia madrina”.
La conservo rigorosamente,
in ricordo del mio primo sacramento.
Gli orecchini che mi regalò
la mamma quando, ancora
piccolina, mi bucarono le orecchie
con un ago e un filo di seta.
Mamma mia, che dolore,
lo ricordo ancora!
L’orologio d’oro per la
cresima e la fede nuziale,
quando vestita di bianco,
mi unii in matrimonio.
Tutti ninnoli preziosi che
indossai in ogni occasione.
In un cassetto tutto vuoto
riposi il dono più prezioso,
non si vede, ma nel cuor
si sente per sempre:
“L’amicizia vera”.
Chi trova un vero amico,
ha un tesoro.