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DOMENICO ANGORI (Cortona, Arezzo)

Autori Italiani
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Sono nato a Cortona, in aperta campagna, precisamente a “Poggiobello” (Arezzo), nel 1943. La mia famiglia, di origine contadina, era composta da 32 membri. La miseria fece nascere contrasti e divisioni, ma nel mio cuore nacque la parola amore, sia per l’uomo, di più per la donna. Le mie grandi emozioni, ancora oggi, mi fanno scrivere le cose più belle, dettate dal mio cuore.
Negli anni lontani della mia infanzia, nacque una forte simpatia per un'amica. La sua bellissima immagine mi accompagnò fino all’ultimo giorno delle scuole elementari. La vita cambiò il nostro destino, ma non fermò il desiderio del mio cuore. Cercai il suo amore, tra le righe di una poesia, senza l’attesa di una risposta. La poesia trovò ancora più spazio nei miei desideri. La sua bellissima immagine diventò la luce dei miei pensieri.
Ancora oggi, la sua inesistenza, mi ispira a scrivere cose bellissime della vita.
Ti penso ancora.

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TI PENSO ANCORA

Ogni rosa ha il suo colore
ogni fiore ha il suo profumo,
la vita è come il sole,
non la spegnerà nessuno.
Ti penso. Ti penso ancora
sento il tuo profumo,
il mio pensiero da te vola,
bella come te, non c’è nessuno.
Gli anni passano, non tornano più
i sogni volano, non si fermano mai,
erano belli gli anni di gioventù,
Il vero amore, dentro di te trovai.
L’amore tra le righe di una poesia
tutto quello che mi resta di te,
vivo nell’anima di una fantasia,
ti penso sempre legata a me.
Nessuna notte è lunga
se il sogno d’amore mi fa compagnia,
la tua immagine è l’unica,
rallegra la vita mia.
Ti penso. Ti penso ancora
vivi nell’anima mia muta,
di te mi manca la parola,
per tutta la mia vita cocciuta.

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VOGLIA DI RICOMINCIARE

Non voglio che il buio copra il giorno
apro la porta ai pensieri più belli,
aspetto la notte, mi porti il sogno,
di tanti giorni splendidi e sereni.
Volto le spalle, alle noie di esistenza
che gravano nel tempo di un futuro,
la mia vita non sia una penitenza,
da sbattere la testa contro il muro.
il tuo sorriso, scorre come l’acqua di un fiume
i tuoi occhi assetati di splendore,
lacrimano nelle notti buie,
bagnano l’anima delle tue gioie.
Voglia di ricominciare
assaporare la vita e l’amore,
ridere giocare, e cantare
per tutta l’anima del mio cuore.
Un giorno busserò alla tua porta
non crederai che sono io,
getterai via quella maschera,
capirai tutto il mondo è vivo.

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RITROVIAMOCI

Un giorno capirai
la vita non è come la vuoi tu,
tante cose amerai,
anche dopo la tua gioventù.
Eri quella bambina
tremendo il tuo sguardo,
ti cercavo ogni mattina,
con te giocando.
Correvamo sui verdi prati
con gli sguardi senza parole,
Come due grandi amanti,
in una tentazione d’amore.
Correvamo dietro le farfalle
come anime impazzite,
belle splendide colorate,
si posavano fra i fiori assopite.
Al calar della sera
fra i nostri piccoli balocchi,
in una stanza stretta,
unico luogo dei nostri discorsi.
Chi ci ascoltava
rideva su di noi,
a volte qualcuno ci sgridava,
dei molesti rumori.
Ho messo un segna libro, sul mio diario
per scrivere insieme, l’ultima parola fine,
tutta colpa di un destino immaginario
se il tempo non ci ha fatto unire.
Ritroviamoci
per sentire il sapore, della vita di allora,
abbracciamoci,
allo splendor di una nuova aurora.

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LAMENTO DEL FIUME

Vecchio fiume che serpeggi tra le file dei pioppi
attraversi valli e monti,
ogni torrente sfocia nel tuo regno,
oscillano le canne al vento.
Canta il fringuello risponde l’usignolo
tutti gli altri cantano in coro,
la farfalla cerca l’avventura,
prima della notte buia.
Vecchio fiume
rumoreggi solitario nella notte bruna
senza le stelle, neanche la luna,
la pioggia fa le tue rive in piena,
anche se per te, è una notte pacifica e serena.
Galleggiano cose inutili nel tuo letto
foglie morte volate dal vento,
l’alba ti aspetta laggiù nel mare,
sfocia l’acqua diventa sale.